Sono anni che tenevo questo esemplare sui bancali e sinceramente ero in imbarazzo per non sapere come affrontare la sua valorizzazione.
È una pianta che ho trovato per pochi soldi in un vivaio e subito mi ha colpito la forza del suo tronco e la conicità dello stesso. Subito l'ho acquistato. Poi l'ho osservato in tutti i suoi dettagli e oltre al tronco il resto era poco promettente; per questo mi sono dedicato alle cure di tutti i giorni cercando di migliorarne la ramificazione in attesa di trovare la soluzione. Solo ora, dopo circa 10 anni ho saputo lasciarmi trasportare da quello che sentivo ispirato dalla vera natura della pianta.
Tutti i rami erano posizionati su di un lato solo ed erano molto lunghi; sul lato opposto un ramo robusto che cresceva in posizione eretta e disturbava il forte andamento del resto.
Ho fatto qualche disegno dove in un primo tempo cercavo di integrare il ramo indesiderato; poi un secondo che ne prevedeva l'eliminazione e la formazione di un piccolo Jin che ne evocasse la precedente esistenza.
A questo punto mi sono deciso e con la dovuta pazienza mi sono adoperato a mettere in atto quanto fuoriuscito dallo studio di anni di osservazione e di molta poca libertà di pensiero.
Al temine del lavro mi sono reso conto che nella posizione scelta, raddrizzando in tronco, la pianta era come in conflitto con se stessa; secoli di crescita non potevano avere dato la possibilità ad un albero di crescere eretto e noncurante degli eventi che hanno plasmato il resto di se. Per questo al prossimo rinvaso, questa primavera, posizionerò l'albero leggermente inclinato verso destra rispettando la fortuita forma del colletto delle radici che accettano questa soluzione perché non perfettamente piano rispetto al terreno. Questo piccolo dettaglio permetterà di evocare maggiormente il paesaggio ove l'albero è cresciuto per anni fino ad essere in armonia con gli eventi che lo hanno plasmato.
Credo che il problema maggiore del progettare sono le idee preconcette che non si vogliono abbandonare perché ci danno sicurezza ma allo stesso tempo ci mettono ansia nella ricerca inconscia di qualcosa di ben più elevato.
Devo dare ragione ogni volta al pensiero: .....di meno é di più.... Nell'arte bonsai come in tutte le altre si ottengono ottimi risultati se si é abbastanza forti da essere semplici.
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