Si tratta di una pianta acquistata in un vivaio specializzato per bonsai. La stessa era da tempo non impostata ed il vigore generale mediocre. Ha attirato la mia attenzione la presenza del primo ramo basso che caratterizza in modo marcato il portamento della pianta. Ho coltivato la pianta per un'anno prima della reipostazione e durante questo periodo ho studiato quale fosse l'impostazione migliore. Mi è parsa una buona soluzione marcare il movimento del primo ramo quale ramo a semicascata così da creare una pianta di alta montagna cresciuta in luogo impervio. Dopo la reimpostazione ho eseguito il rinvaso ponendo la pianta in un vaso rotondo più capiente e massiccio: in primo luogo per ridare vigore alla pianta e in secondo luogo per dare più stabilità all'insieme. La ripresa vegetativa è stata buona ma marcata da una forte produzione di infiorescenze maschili, segno che la pianta era debole. Il trapianto ha dato nuova vita ed ora si presenta in ottime condizioni.
Il lavoro di reimpostazione è stato eseguito quale dimostrazione agli ex-corsisti del centro SerraFiorita. Ringrazio Nicola Crivelli per l'aiuto dato in questa occasione.